12 marzo 2011

Pasqua nelle isole greche

Si avvicina la pasqua la più grande festa religiosa della Chiesa Greca Ortodossa, che cade nel periodo primaverile e quest’ anno coincide con la data della Pasqua Cattolica. Ogni regione e ogni isola greca ha i suoi festeggiamenti che hanno basi comuni con qualche particolarità, come ad esempio l’isola di Patmos dove la pasqua è particolarmente sentita oppure le isole con festeggiamenti tradizionali come Kalymnos e Corfu.
Molti sono i turisti che passeranno la Pasqua in Grecia e nelle sue isole. E giusto percio conoscere alcune usanze e tradizioni pasquali.
Ultima settimana prima della Domenica di Pasqua in Grecia fervono i preparativi. Prima della festa di Pasqua, molti rispettano un periodo di digiuno della durata di 50 giorni.  La Domenica delle Palme (“ton Vaìon”), tutti fedeli si recano in chiesa per prendere la croce fatta di foglie di palma, che collocheranno vicino alle icone sacre per essere protetti durante l’anno.
Il Martedi Santo, si preparano in casa i tipici biscottini chiamati “koulourakia”, Mercoledi Santo la mattina la casa viene pulita  mentre nel pomeriggio si recano tutti in Chiesa per la “Sacra Unzione” (“efchèleon”).
Il Giovedi Santo  si colorano le uova di rosso;  gli Ebrei coloravano così le uova durante i festeggiamenti,  questo colore ha un potere protettivo. L’uovo, dal quale nascono gli uccelli, simboleggia la nascita, mentre il rosso è il colore della vita.
In serata, dopo la celebrazione liturgica (“Evaghelia”), le ragazze adornano l’Epitaffio (processione funebre con la bara) con ghirlande di fiori bianchi in modo che possa essere pronta, la mattina dopo, ad ospitare il corpo di Cristo per la Apokathìlosi”
Venerdi Santo è considerato giorno di lutto. I credenti rispettano il digiuno e non mangiano dolci per rispetto di Cristo. Nessuno deve tenere in mano un martello, chiodi o aghi: è un grave peccato.
La sera in Chiesa si celebra il Vespro (”Esperinòs”) e dopo la funzione religiosa inizia la processione funebre; la bara, ricoperta di fiori, viene portata fuori dalla Chiesa per percorrere le vie della città o del paese.
La festa culmina nella notte tra il Sabato e la Domenica, quando nelle chiese, decorate con foglie di alloro e di mirto al posto degli addobbi funebri viene annunciata la Resurrezione di Cristo (“Anàstasi”) 
La Domenica di Pasqua si mangia l’agnello allo spiedo (“ovelias”), preparato in casa, un vero rito per tutta la familia greca allargata. I festeggiamenti si svolgono all’aperto con canti e balli e anche il turista viene ben accolto ed invitato con la  ospitalità e cordialità greca.

Nessun commento:

Posta un commento